La normativa europea CEI EN 60335-2-27  consiglia un numero di sedute massime da effettuare durante l'anno, tenendo conto del fototipo e della nazione in cui si abita.

Il numero di sedute massime consigliate e' ricavato partendo dal numero di joule per metro quadrato assorbibili rapportato al fototipo specifico, e deve essere sempre inferiore a 15.000 joule/anno.

Tra una esposizione solare e l'altra si raccomanda di far passare 48 ore.

DI SEGUITO LA TABELLA RIASSUNTIVA PER IL PAESE ITALIA

Contrariamente ai solarium che emettono raggi UVA e UVB filtrati e stabiliti da una rigida normativa , il sole emette ogni spettro di raggi compresi gli UVC e infrarossi pertanto e' necessario utilizzare filtri solari adeguati e usare alcune accortezze gia' note.

Ogni pelle ha un tempo di resistenza oltre al quale si arrossa. L'arrossamento detto fase ERITEMATOSA varia da soggetto a soggetto, dal tipo di esposizione, dal luogo in cui si prende il sole, dall'orario e da quanto la pelle si presenta abbronzata in quel determinato momento. La protezione solare moltiplica per il numero il tempo che si impiega a raggiungere una fase eritematosa.

Una protezione 10 moltipichera' per 10 il tempo che occorre solitamente a raggiungere la fase di arrossamento senza crema.

Attenzione ai filtri solari che scegliete, non sono affatto tutti uguali, e devono essere adeguati allo stato di abbronzatura e al tipo di esposizione prevista; una protezione solare errata e inadatta  favorisce lo sviluppo di eritemi solari e macchie.

Filtri solari troppo alti creano uno strato barriera impedendo alla pelle di traspirare correttamente.

Il meccanismo e' semplice:

In prima fase l'epidermide tendera' a traspirare ancora di piu' aumentando l'apporto di sudore i canali sudoriferi i quali si dilateranno per favorire il processo primario di sudorazione. Il canale sudorifero dilatato si trovera' in stato di stress limitando la barriera fisiologica e favorendo l'ingresso di sporcizia e batteri causando irritazioni cutanee causa di prurito ed escrezioni, non solo, la pelle irritata non sara' piu' in grado di resistere al sole perche' concederà priorità al ripristino del suo corretto funzionamento e del ph ottimale quindi si trovera' cosi' nelle condizioni di arrossarsi maggiormente e facile preda di ulteriori problemi legati alla foto-sensibilizzazione e macchie.

Per questo motivo sarebbe buona precauzione esporsi al sole con la pelle gia' preparata con sedute di solarium ed utilizzare filtri solari adatti e non troppo alti. Infondo nessuno si metterebbe a fare una maratona senza essere allenato basandosi solo sull'efficacia di integratori, tuttavia spesso chiediamo l'impossibile alla nostra pelle.

E' errato sostenere che i solarium siano responsabili dell'insorgenza delle rughe, e' corretto dire che ogni qualvolta la pelle sia sottoposta a stress si innescano cambiamenti biologici che possono modificarne l'aspetto.

Il corpo umano ha una temperatura ottimale di funzionamento che puo' essere definita di 36 gradi, con un limite minimo e un limite massimo.Se parliamo di limite massimo la temperatura critica per il corpo e' fissata a 42 gradi. Ogni qual volta il corpo supera questa temperatura il collagene inizia a deteriorarsi fino a collassare, da qui la formazione della ruga.

Il corpo esposto al sole supera per lunghi periodi questa temperatura, per tanto bisogna rinfrescarsi spesso la pelle.

I solarium lavorano a temperature molto inferiori e per tempi molto piu brevi, motivo per cui e' da preferirsi al sole naturale.

Ultimamente inoltre la tecnologia ha immesso sul mercato i solarium collagene, che grazie a una particolare luce rossa stimolano la produzione di elastina e collagene compensando il foto-invecchiamento.